27 gennaio abbiamo ricordato Fratel Egidio

A quattro anni dalla salita al cielo abbiamo ricordato Fratel Egidio Mura fondatore della Famiglia della Messa del Povero. Grazie al suo grande cuore ha interpretato il sentire dell’Amore che “tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. L’Amore non avrà mai fine.”

L’inno all’amore (Prima lettera ai Corinzi)
Ora vi insegno qual è la via migliore:

1Se parlo le lingue degli uomini e anche quelle degli angeli, ma non ho amore, sono un metallo che rimbomba,
uno strumento che suona a vuoto.
2Se ho il dono d’essere profeta e di conoscere tutti i misteri, se possiedo tutta la scienza e ho tanta fede da smuovere i monti, ma non ho amore, io non sono niente.
3Se do ai poveri tutti i miei averi, se offro il mio corpo alle fiamme, ma non ho amore, non mi serve a nulla.
4Chi ama è paziente e generoso. Chi ama non è invidioso non si vanta non si gonfia di orgoglio.
5Chi ama è rispettoso non cerca il proprio interesse non cede alla collera dimentica i torti.
6Chi ama non gode dell’ingiustizia, la verità è la sua gioia.
7Chi ama è sempre comprensivo, sempre fiducioso, sempre paziente, sempre aperto alla speranza.
8L’amore non tramonta mai: cesserà il dono delle lingue, la profezia passerà, finirà il dono della scienza.
9La scienza è imperfetta, la profezia è limitata, 10ma quando verrà ciò che è perfetto, esse svaniranno.
11Quando ero bambino parlavo da bambino, come un bambino pensavo e ragionavo. Da quando sono un uomo ho smesso di agire così. 12Ora la nostra visione è confusa, come in un antico specchio; ma un giorno saremo a faccia a faccia dinanzi a Dio. Ora lo conosco solo in parte, ma un giorno lo conoscerò pienamente come lui conosce me.
13Ora dunque ci sono tre cose che non svaniranno: fede, speranza, amore. Ma più grande di tutte è l’amore.

Monastero delle Carmelitane Scalze di Torino – strada Comunale Val San Martino (inferiore) 109

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