Storia

L’attività dell’Associazione “Opera Messa del Povero”, denominata oggi “CENTRO ANDREA”, ha avuto origine nel lontano 1928 con la collaborazione di quattro famiglie religiose: le Figlie della Carità, i Fratelli delle Scuole Cristiane, fondati da San G. B. de La Salle, i Catechisti dell’Istituto Secolare, fondati dal Ven. Fratel Teodoreto  (1871-1954)  delle Scuole Cristiane e i Salesiani di Don Bosco.

Nel 1918 i giovani della pia Unione, pieni di zelo per amor di Dio e del prossimo, domandano di andare a visitare i poveri, i sofferenti, e, per quanto potranno, soccorrerli.
Fratel Teodoreto chiede consiglio a Fra Leopoldo, il quale, con la sua spirituale naturalezza, chiede consiglio a Gesù che gli dice: “Io non voglio che i giovani vengano trascurati per fare un altro bene; ma compiuta la loro educazione nella pietà e nella via del Cielo, e finito il santo esercizio per la formazione dei giovani Catechisti, facciano pure opere di carità come quella di aiutare il prossimo nell’anima e nel corpo; tutto serve per accumulare un bel corredo per l’eterna felicità celeste”.
Si aspettò realmente che i giovani Catechisti fossero interamente formati e si venne al compimento di quel desiderio nelle circostanze provvidenziali descritte nel seguente tratto del Bollettino dell’Unione Catechisti.

” Tra le opere che la carità cristiana seppe far sorgere in favore dei diseredati, si deve annoverare anche la “Messa del Povero”.

A Torino, nel 1928, la compianta Suor Luisa Beltramo, superiora delle Figlie della Carità di via Villa della Regina, 21, consigliata e sostenuta dal rev. Canonico Stefano Bertola, incominciò a raccogliere alcuni mendicanti nei giorni festivi per farli assistere alla S. Messa e ascoltare dal celebrante qualche parola di conforto. Dopo la funzione religiosa distribuiva loro minestra e pane.
”I clienti crebbero ben presto di numero, fin verso il centinaio e le difficoltà si moltiplicarono”.
La buona Suora chiamò in aiuto le sue Consorelle, ma non bastando le sole risorse della casa a tanta gente, bisognò far appello alla beneficenza pubblica.
”Nuove energie. – Sorgeva inoltre la questione disciplinare formativa: come avrebbero potuto le buone Suore guidare un centinaio di uomini e svolgere su di essi un’efficace azione educativa?
Si imponeva la presenza di uomini e furono quindi chiamati in aiuto i Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, fondati dai Fratelli delle Scuole Cristiane e da Fra Leopoldo Maria Musso (1850-1922) O.F.M.
I Catechisti vennero: un gruppetto di Catechisti associati, già esperti nel trattare coi poveri per un lungo esercizio nelle Conferenze di S. Vincenzo.
Essi poterono sviluppare e completare l’opera con varie iniziative che li portarono ad un maggior contatto con gli assistiti e permisero di aiutarli più efficacemente in tutte le loro necessità spirituali e materiali.
Inoltre poterono aprire una nuova Sezione, nella parte opposta della città, in via Saccarelli 2, presso la Casa di Misericordia, aumentando il numero degli assistiti da un centinaio ad oltre duecento.
In entrambe le Sezioni i poveri assistono alla S. Messa, ricevono l’istruzione religiosa e, quando è possibile, un’abbondante refezione calda.
” Assistenza multiforme. Intanto, mentre i Catechisti barbieri lavorano e parlano coi loro clienti, ascoltandone le confidenze che la circostanza favorisce, altri apprestano un servizio di farmacia per medicare ferite; altri rammendano scarpe e abiti, anche col valido aiuto di Zelatrici; altri ancora svolgono l’opera di segretari prendendo nota di richieste svariate, come ricerca di lavoro o di ricovero, provvista di documenti, ecc.
” Nei casi più gravi l’assistenza è prolungata anche fuori della riunione festiva. I poveri infermi sono visitati e in punto di morte assistiti da una compagnia appositamente costituita, alla quale partecipano gli stessi poveri, istruiti al soccorso vicendevole”.

Locandina 90° Messa del Povero pdf